Sebbene in Italia i funerali siano tradizionalmente di tipo religioso, la scelta della funzione funebre non è sempre così scontata. Come alternativa alla liturgia in chiesa, i familiari possono optare anche per una cerimonia laica.
Come regolarsi? Il nostro suggerimento è quello di scegliere per una commemorazione che rispetti le preferenze o le volontà della persona scomparsa, per quanto queste possano essere diverse o non completamente condivise dai familiari.Conoscere le differenze tra i due tipi di riti diventa quindi fondamentale per compiere una scelta coerente con i valori della persona deceduta e che, allo stesso tempo, consenta a chi partecipa di esprimere vicinanza e cordoglio a chi è stato colpito dalla perdita.
Quali sono le differenze tra funerale religioso e laico?
Lo scopo
Il funerale cattolico ruota intorno al ruolo della fede e alla visione della morte come passaggio dalla vita terrena a quella eterna. La celebrazione, solitamente preceduta da una veglia, si svolge attraverso la lettura di brani della Bibbia, l’omelia del sacerdote, alcuni canti e preghiere. Al termine della funzione, il feretro viene benedetto e trasportato al cimitero per la sepoltura o al forno crematorio per la cremazione. Il rito religioso costituisce la soluzione più adatta per coloro che in vita erano credenti e che trovavano nella fede una fonte di conforto e sostegno.
Il funerale laico è privo di qualsiasi riferimento religioso, ma non per questo di spiritualità. Si concentra sulla celebrazione della vita vissuta, nello specifico mette in primo piano i desideri, le preferenze e i valori del defunto al posto di quelli della famiglia o di chi conduce la cerimonia. Benché non esistano disposizioni particolari per lo svolgimento di questa funzione, in genere il ricordo del defunto avviene tramite letture, racconti, condivisioni e musica. Il rito laico è la scelta più adatta per coloro che in vita non professavano un particolare credo religioso.
Il celebrante
La liturgia religiosa è tenuta dal sacerdote della parrocchia frequentata dal defunto. Durante il rito, familiari o amici possono intervenire con letture o brevi condivisioni per ricordare la persona scomparsa.
La cerimonia laica può essere svolta da un parente o un amico della persona deceduta. In alternativa, la famiglia può incaricare un operatore o un celebrante professionale.
Il luogo
La cerimonia religiosa si tiene abitualmente in chiesa o in una cappella consacrata.
Per il rito laico la scelta è più ampia: può svolgersi in un’abitazione privata, in una sala di una Casa funeraria o in altro luogo privato affittato dai familiari. La legge prevede inoltre la presenza di stanze comunali dette “sale del commiato” pensate proprio per dare l’opportunità di celebrare funerali privi di riferimenti religiosi.
Le tempistiche
Come abbiamo già avuto modo di approfondire, gli elementi che incidono sulle tempistiche del funerale sono: il tipo di decesso (naturale o sospetto), eventuali procedimenti legali o amministrativi, la disponibilità dei familiari o della sede scelta per svolgere la cerimonia ecc. In linea di massima, sia il funerale religioso che quello laico, si tengono dopo pochi giorni dalla morte, solitamente da 2 a 7 circa.
Anche la durata della cerimonia è molto simile sia per il rito religioso che quello laico. Ogni funzione varia in base a eventuali richieste della famiglia (canti, letture, interventi ecc.), ma in genere entrambe durano da un minimo di 30 minuti a un massimo di un’ora o poco più.
L’abbigliamento
Quando si parla di abbigliamento durante un funerale, sobrietà è la parola chiave. Che si tratti di una cerimonia religiosa o laica, è consigliato indossare abiti in tonalità scure e poco appariscenti quali nero, blu, marrone o grigio. Se la cerimonia si svolge in chiesa e/o la famiglia non ha fornito indicazioni precise in merito, è inoltre opportuno evitare:
- colori vivaci o fantasie appariscenti
- gonne o pantaloni sopra il ginocchio
- maglie senza maniche o che lasciano le spalle scoperte
- abiti troppo casual
- scarpe da ginnastica, aperte o con tacco troppo alto.
I costi
Celebrare il rito in chiesa non comporta alcun esborso se non quello di un’eventuale offerta alla parrocchia. Il rito laico invece, se non celebrato presso l’abitazione privata dei familiari, è soggetto al costo per l’affitto della sala.
Ricordiamo che sul costo totale di un funerale incidono altri elementi quali:
- tipo di bara o di urna cineraria
- tipo di sepoltura (tumulazione, inumazione, cremazione)
- eventuali trasporti
- servizi funebri richiesti (necrologi, addobbi floreali, autofunebre ecc.).
L’importanza di scegliere per tempo
Una volta chiare differenze tra i due tipi di commemorazione, il nostro consiglio è quello di scegliere per tempo e indicare la propria preferenza nelle ultime volontà o comunque informare i familiari. In questo modo si evitano spiacevoli fraintendimenti o preoccupazioni per chi resta, già provato dal dolore per la perdita.
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