Trattare il tema della morte con i bambini non è mai semplice. Qualcuno di loro può averne sentito parlare a scuola o in qualche cartone animato, ma viverla in prima persona è un’altra cosa e può creare stress o paure. Come familiari è importante essere consapevoli che non possiamo evitare loro questo dolore ma sostenerli nell’affrontarlo.
Non esiste un modo universalmente valido per guidare i bambini: tutto parte dal farli sentire al sicuro e liberi nell’esprimere i propri sentimenti. Solo così li aiuteremo davvero a costruire delle basi solide per il loro futuro. Nel post di oggi condividiamo quindi alcune informazioni e indicazioni generali per capire come dare una mano ai più piccoli in questo delicato momento.
Come possono reagire i bambini al lutto?
Le reazioni possono essere diverse da quelle degli adulti o non immediatamente decodificabili. Ad esempio, è del tutto normale che i bambini alternino in modo repentino il riso al pianto. Possono arrabbiarsi nei confronti della persona che è morta o di altri membri della famiglia, sentirsi in colpa, avere paura, giocare, comportarsi come se avessero qualche anno in meno, farsi prendere da stati di ansia e così via. Sono da mettere in conto anche eventuali manifestazioni psicosomatiche quali: insonnia, incubi, mancanza di appetito, cefalea, sfoghi della pelle, difficoltà di concentrazione ecc.
Questi sono tutti modi che i bambini usano per esternare e affrontare i sentimenti o per evitare di essere sopraffatti da un’emozione troppo forte. La reazione può dipendere da fattori quali: l’età e il livello di sviluppo cognitivo, il legame con la persona deceduta, le risorse affettive e comunicative della famiglia, il contesto sociale generale.
A proposito di età e di sviluppo cognitivo, il concetto di morte si forma ed evolve col tempo. A grandi linee:
- fino ai 6 anni, i bambini ignorano la contrapposizione vita-morte;
- dai 6 ai 9 anni, capiscono che le morte è un fatto definitivo anche se ancora in parte magico;
- dai 9 ai 12 anni, consolidano il concetto di universalità e irreversibilità.
Qualsiasi sia la modalità e la durata della reazione, è importante accogliere le loro emozioni, senza giudizio ed essere presenti per offrire il sostegno necessario. Oltre a questo cos’altro possiamo fare? Scopriamolo insieme,
Come aiutare i bambini ad affrontare una perdita
Promuovere la comunicazione
Sembra una banalità ma lasciare liberi i bambini di esprimere le emozioni che provano in un ambiente adatto è un passaggio indispensabile. Altrettanto importante è trasmettere che possono farlo nel modo più istintivo: a parole, attraverso il linguaggio del corpo o con espressioni artistiche quali il disegno o la musica.
Rispondere alle loro domande
Cercate di rispondere alle domande dei bambini in modo chiaro e delicato, senza scendere in dettagli che potrebbero rendere tutto più pesante e difficile da comprendere. Se possibile, meglio evitare giri di parole o eufemismi: i bambini prendono molto alla lettera ciò che sentono quindi una risposta come “la nonna si è addormentata” può scatenare ansia nel momento di andare a letto. Le loro domande serviranno anche per capire se e quanto sentimenti o fantasie sono in linea con quanto accaduto.
Farli partecipare al funerale senza forzature
La decisione di far partecipare o meno un bimbo alla cerimonia funebre è molto soggettiva. Può essere un’opportunità per portare un ultimo saluto, ma alcuni bambini non sono pronti per un’esperienza così intensa. È bene quindi non forzare le cose e, in caso accettino di prendere parte alla funzione, assicuratevi di prepararli a ciò che probabilmente vivranno e vedranno. Spiegare che i funerali sono occasioni tristi e che alcune persone piangeranno, li aiuterà a vivere con più equilibrio questo momento. Tenete in ogni caso presente che, per quanto un bambino possa sembrare pronto, potrebbe reagire in modo imprevedibile e comportarsi come un adulto non si aspetterebbe o non vorrebbe. La vostra presenza li aiuterà a calmarsi.
Evitare di ignorare il dolore o l’argomento
I bambini tendono a imitare il comportamento dei genitori. Anche in caso di lutto è importante mostrare le vostre emozioni per trasmettere loro che sentirsi tristi o fragili è normale e comprensibile. Tuttavia, meglio astenersi dal reagire in modo esplosivo o incontrollato.
Anche ignorare l’argomento non è una buona soluzione in quanto può portare a disturbi della sfera emotiva, cognitiva o comportamentale, anche a distanza di tempo.
Mantenere una routine
I bambini trovano conforto nella routine. Se avete bisogno di prendervi del tempo per elaborare il lutto o occuparvi gli aspetti pratici, chiedete a parenti o amici di trascorrere del tempo con i piccoli della famiglia per aiutarli a non perdere le loro abitudini e capire che la vita continua.
Parlare della vita dopo la morte
Se avete delle idee religiose sull’aldilà, questo potrebbe essere il momento giusto per condividerle. Se non siete credenti, potete comunque rassicurare spiegando che una persona continua a vivere nei cuori di chi resta. In questo modo, incoraggiare a mantenere un legame spirituale col defunto attraverso dialoghi o richieste personali. In certi casi, può essere d’aiuto creare un album di ricordi o seminare qualcosa che rappresenti la persona deceduta.
Coinvolgere un professionista
Se il carico vi sembra eccessivo, non esitate a chiedere il supporto di un consulente o uno psicologo specializzato nell’elaborazione del lutto nei bambini. Questi professionisti possono fornire strumenti e risorse specifiche per aiutare i più piccoli e i componenti della famiglia a elaborare la perdita.
Tre esempi di perdite
- Per molti bambini, la perdita di un animale domestico può essere la prima esperienza di lutto. I legami creati con gli animali sono molto forti e la loro morte può essere sconvolgente. Invece di minimizzare l’evento o portare subito a casa un nuovo amico a quattro zampe, è consigliabile lasciare al bimbo o alla bimba il tempo di vivere il dolore per la perdita del suo compagno. È un’opportunità per insegnargli a prendere consapevolezza della morte e affrontare il lutto in modo sano e consapevole.
- Anche la morte di un nonno è un’esperienza comune per i bambini piccoli. In questo caso, possono arrivare domande quale “La mamma sarà la prossima a morire?”. Davanti a questi interrogativi è opportuno rassicurare i piccoli dicendo loro che probabilmente vivranno a lungo e che non resteranno soli.
- Se è un genitore a morire, i bambini possono temere la morte dell’altro genitore o, in generale, di chi si prende cura di loro. In questi casi è utile rassicurarli sul fatto che sono amati e che qualcuno si prenderà sempre cura di loro.
Conclusione
Aiutare i bambini ad affrontare una perdita è senza dubbio difficile, ma questo non significa che debba essere per forza un trauma. La loro gran voglia di vivere è una risorsa che gli adulti possono valorizzare e sostenere senza trascurare l’importanza del supporto basato su un rapporto di fiducia, dialogo e accoglienza.