Nella vita sperimentiamo momenti di gioia, di tristezza e di passaggio. Uno di questi momenti, caratterizzato da emozioni intense, è quando diciamo addio a una persona cara. In questi frangenti, gestire le emozioni diventa fondamentale e ogni dettaglio assume un’importanza notevole. Tra gli aspetti da considerare durante i funerali per onorare la memoria del defunto e offrire conforto a coloro che partecipano al rito, c’è la scelta musicale.
Attraverso il linguaggio universale della musica possiamo infatti comunicare sentimenti che le parole faticano a esprimere, sentirci uniti e riuniti. Ecco perché la scelta del giusto tributo sonoro è un gesto di grande rilievo, in quanto contribuisce a creare un’atmosfera di raccoglimento, memoria e celebrazione della vita del defunto.
In questo articolo, condividiamo alcune considerazioni da tenere presenti nella scelta dei brani per il rito funebre e proponiamo alcuni pezzi che possono essere di ispirazione per le funzioni religiose e laiche. Ma prima, definiamo meglio il ruolo della musica in questo particolare contesto attraverso una rapida panoramica storica e culturale.
La musica funebre attraverso la storia e la cultura
L’usanza di accompagnare le cerimonie funebri con musica e danza per la rinascita del defunto è testimoniata già nell’antico Egitto. E ancora, le processioni funebri di Greci e Etruschi prediligevano suonatori di flauto e cetra, mentre quelle dei Romani richiedevano la presenza di musici.
Nel ‘600 nascono poi le marce funebri che includono composizioni strumentali accompagnate da canti. Sono i cosiddetti requiem chiamati anche messe in requiem (dal latino “riposo”), ovvero funzioni pensate per invocare il riposo eterno dell’anima di un defunto e caratterizzate da una struttura liturgica diversa da quella della messa tradizionale. Tra i requiem più famosi ricordiamo quelli di W. A. Mozart, G. Verdi, L. Cherubini, Chopin.
Spostandoci in Scozia troviamo i lament, brani nati in onore dei caduti e caratterizzati per la loro intensa espressione di dolore e lutto. Ne è un esempio la famosa melodia Flowers of the Forest, tutt’ora interpretata con la cornamusa durante i funerali e le commemorazioni
Infine, negli Stati Uniti, la contaminazione di tradizioni europee e africane ha dato origine ai celebri funerali jazz di New Orleans, cerimonie in cui complessi di ottoni accompagnano i cortei funebri con inni e canti spirituali, melodie e danze popolari, per facilitare la catarsi. When the Saints Go Marching In e Didn’t He Ramble sono due tra i brani più conosciuti.
Questo breve excursus ci conferma l’importanza della scelta musicale per i funerali. In particolare, la musica contribuisce a:
- facilitare l’espressione del dolore;
- arricchire le cerimonie;
- narrare o celebrare la vita del defunto;
- veicolare ricordi e aneddoti;
- fornire momenti di raccoglimento e riflessione personali.
Come scegliere il giusto tributo sonoro per un funerale
Individuare i brani per un funerale significa tenere presenti diversi fattori. Passiamoli in rassegna insieme.
Gusti e preferenze del defunto
Prima di tutto, è importante considerare i gusti musicali del defunto. Se la persona aveva convinzioni religiose o spirituali specifiche, la scelta dovrebbe riflettere anche queste preferenze. La musica che più amava, se conosciuta, può essere dunque il miglior modo per onorare la sua memoria e manifestare rispetto per le sue passioni e le sue idee. Brani di questo tipo possono essere particolarmente toccanti durante un servizio funebre e far rivivere ricordi speciali ai presenti.
Musica dal vivo o registrata
Per creare un’atmosfera raccolta e partecipata è possibile scegliere per l’occasione professionisti quali cantanti, chitarristi o violinisti. A volte, invece, può essere uno dei familiari o conoscenti stessi a proporsi per interpretare i brani prediletti del defunto. Dato che in questi casi la musica crea un forte legame tra chi partecipa alla funzione, potrebbe essere utile far trovare i testi stampati delle canzoni per permettere a chi desidera di unirsi ai canti. In alternativa, i brani possono essere raccolti in una playlist e riprodotti al momento opportuno tramite chiavetta USB o altro dispositivo di memoria.
Cerimonia laica o religiosa
Il tributo sonoro viene definito anche in base alla tipologia di cerimonia scelta: in quelle religiose sono preferite le composizioni liturgiche o classiche, mentre in quelle laiche la scelta è più ampia e può variare in base ai generi preferiti (moderna, jazz, classica ecc.). Anche se non ci sono regole che disciplinano quali brani eseguire, è bene sempre tenere presenti anche le esigenze o le disposizioni del celebrante. A volte, infatti, viene chiesto ai familiari di condividere per tempo l’elenco dei brani programmati.
Atmosfera desiderata
Che tipo di cerimonia immaginate? Alcune persone prediligono funzioni solenni e tradizionali, altre preferiscono cerimonie rispettose ma più coinvolgenti e informali. La scelta della musica dovrebbe riflettere al meglio il tono e lo spirito del servizio funebre desiderato.
Significato dei testi
Se il tributo scelto include brani con testi, assicuratevi che il significato delle parole sia appropriato al contesto. Per quanto una melodia possa essere gradevole, i testi potrebbero non avere il significato desiderato o ricordato.
In quali momenti suonare la musica?
Oltre ad accompagnare le varie fasi dei riti laici o religiosi (l’ingresso, la benedizione della salma, l’offertorio, la comunione e il congedo finale), la musica può fare da sottofondo musicale:
- nella camera ardente;
- durante la sepoltura o la dispersione delle ceneri;
- al ricevimento dopo il funerale.
In particolare, le musiche strumentali sono consigliate come accompagnamento a letture o disporsi, mentre i brani con testi sono più adatti per scandire i vari passaggi delle funzioni.
Brani per funzioni laiche
- Hallelujah di Leonard Cohen
- Con te partirò di Andrea Bocelli
- My Way di Frank Sinatra
- Somewhere Over the Rainbow di Israel Kamakawiwo’ole
- Fields of Gold di Sting
- Tears in Heaven di Eric Clapton
- Preghiera in gennaio di Fabrizio De Andrè
- Supermarket Flowers di Ed Sheeran
- Guarda l’alba di Carmen Consoli
- Beautiful that way di Noa
Brani per funzioni tradizionali
- Largo di Haendel
- Ave Maria di Schubert
- Ave Maria di Gounod
- Panis Angelicus di C. Franck
- Ave Verum Corpus di Mozart
- Meditazione da Thais di Massenet
- Adagio di Albinoni
- Sarabanda di G.F. Handel
- Canone di J. Pachelbel
- Sonata al chiaro di luna di Beethoven
Per concludere, scegliere con cura la musica per un servizio funebre è un atto di grande importanza e significato. La musica ha il potere di trasmettere emozioni profonde e rendere il giusto tributo a chi se ne è andato. Che si tratti di melodie classiche o brani contemporanei, ciò che conta è che la musica rispecchi la vita e il carattere del defunto, offra conforto a coloro che stanno affrontando la perdita e si integri al meglio nel contesto in cui viene eseguita. Per approfondimenti o maggiori delucidazioni su questo argomento, siamo a vostra disposizione nella nostra sede di Lucca, via mail o telefono.