Quando parliamo di ultimo saluto, di solito usiamo come sinonimi due parole che in realtà hanno significati un po’ diversi: esequie e funerale. Capiamo meglio le differenze tra questi termini a partire dalla loro etimologia.
Etimologia e significato
Esequie
La parola esequie deriva dal latino exsequiae -arum, a sua volta composta dal prefisso ex- che significa fuori e dal verbo sequi che significa seguire. Originariamente, la parola exsequiae faceva quindi riferimento all’atto di accompagnare il defunto fino alla sepoltura o al luogo di cremazione.
Nel tempo, il termine è stato usato per indicare l’insieme di riti e cerimonie svolte in onore del defunto tra i quali: la veglia funebre, la processione del feretro, la funzione religiosa o laica, la sepoltura, la cremazione e altri rituali di commiato.
L’etimologia riflette dunque l’aspetto dell’accompagnare e rendere omaggio al defunto durante il suo passaggio dalla vita alla morte verso il luogo finale di riposo.
Funerale
Funerale deriva dal latino funus –eris, che significa proprio rito funebre, cerimonia funeraria, sepoltura.
La parola funerale indica quindi il rito commemorativo finalizzato a porgere l’ultimo saluto al defunto, esprimere il dolore e dimostrare vicinanza ai suoi familiari. In linea di massima, possiamo dire che le esequie comprendono tutte le manifestazioni che si svolgono quando una persona muore, mentre il funerale è solo una parte di queste, ovvero la funzione svolta in onore del defunto. Capiamo meglio le differenze andando nel dettaglio dei singoli termini.
A proposito delle esequie…
Per esequie si intendono una serie di riti e cerimonie che possono variare a seconda delle tradizioni culturali, religiose o delle volontà del defunto.
Ad esempio, le esequie includono:
- la veglia funebre, in cui le persone si riuniscono per ricordare la persona deceduta ed esprimere la vicinanza ai familiari. Questa fase può avere luogo in casa o in una sala del commiato dove viene allestita la cosiddetta camera ardente;
- il corteo funebre, cioè il seguito di familiari e amici del defunto che accompagna il feretro nel tragitto che porta al luogo del funerale o a quello della sepoltura;
- il servizio funebre che, a seconda dei casi, può avvenire in chiesa o in un altro luogo in caso di cerimonia laica;
- la sepoltura o la cremazione della salma.
Le esequie si distinguono inoltre in:
- private – riti e cerimonie intimi che coinvolgono solo i familiari e gli amici più stretti del defunto. Possono essere organizzate in casa, presso un cimitero o in un altro luogo significativo per la persona defunta. Le esequie private consentono ai partecipanti di condividere i propri ricordi e il commiato in un contesto riservato;
- pubbliche – cerimonie aperte al pubblico, in cui amici, conoscenti e membri della comunità possono partecipare per manifestare il loro dolore e porgere le condoglianze alla famiglia del defunto. Queste cerimonie possono avere luogo in sale del commiato, chiese, cappelle, sale comunali o altre strutture dedicate;
- di massa – cerimonie in cui vengono commemorati e sepolti o cremati più defunti contemporaneamente. Questo genere di esequie possono essere organizzate in contesti particolari, come in seguito a stragi, eventi catastrofici o situazioni di emergenza.
A proposito del funerale…
Come anticipato, quando parliamo di funerale facciamo riferimento alla specifica funzione religiosa o laica che si svolge in seguito alla morte di qualcuno. Senza scendere nei dettagli che abbiamo già avuto modo di affrontare nell’articolo dedicato, qui ci limitiamo a ricordare che, come per le esequie, anche i funerali possono essere privati, pubblici o multipli. Inoltre, organizzare un funerale include:
- l’espletamento delle formalità del caso;
- la preparazione del corpo (vestizione ed eventuale tanatoestetica);
- la scelta della bara o dell’urna e degli accessori;
- l’organizzazione degli aspetti pratici della cerimonia: composizioni floreali, elogio funebre ecc.).
Questi aspetti vengono solitamente gestiti dai familiari con il supporto di un’impresa funebre specializzata.
Un tipo particolare di cerimonia è il funerale di Stato. Si tratta di un rito funebre ufficiale organizzato per rendere omaggio a un capo di Stato, un alto funzionario di governo, un leader militare o una personalità che abbia offerto particolari servizi alla Nazione. Questo funerale è generalmente condotto con grande solennità e segue un protocollo specifico.
Ad esempio, la normativa italiana prevede che il feretro sia “contornato da sei carabinieri in alta uniforme, o appartenenti allo stesso Corpo dello scomparso, la presenza di un rappresentante del Governo, gli onori militari resi alla salma all’ingresso del luogo della cerimonia e all’uscita più altri eventuali adempimenti stabiliti dall’autorità. In base alle circostanze, può essere dichiarato lutto nazionale o locale. Inoltre, le bandiere degli edifici pubblici vengono poste a mezz’asta e quelle esposte all’interno vengono abbrunate con due strisce di velo nero a cravatta.”
A chi non possono essere concesse le esequie ecclesiastiche?
Secondo il canone 1184 del Codice di Diritto Canonico le esequie devono essere negate in assenza di pentimento prima della morte di:
- apostati, eretici, scismatici;
- chi ha cancellato il battesimo;
- altri peccatori manifesti.
Lo stesso articolo precisa anche che il divieto è a discrezione del parroco o del vescovo del luogo in cui viene celebrato il rito.
Il nostro supporto come impresa funebre
Ci teniamo a sottolineare che la modalità di svolgimento delle esequie e/o del funerale è una questione personale basata sulle preferenze del defunto. Spetta infatti ai parenti più stretti scegliere la soluzione migliore nel rispetto di quanto lasciato detto o scritto nelle disposizioni testamentarie quando il familiare era ancora in vita.
Che si tratti di esequie o di funerale, affidandovi a noi di Bullentini potrete ricevere il supporto necessario in tutte le fasi di questo doloroso passaggio. Per maggiori informazioni contattateci al numero 329 5726340 o inviate una mail a info@bullentini.it