Dalla preparazione al trucco del defunto: un servizio professionale per un commiato sereno e rispettoso
Quando una persona cara viene a mancare, non tutti ce la sentiamo di portare l’ultimo saluto alla salma prima delle esequie. Non si tratta di mancanza di sensibilità ma spesso di paura. Paura che l’espressione di dolore o sofferenza rinvenuta sul volto del defunto sul letto di morte o nella bara prevalga sull’immagine legata al suo aspetto in vita e si imponga nei nostri ricordi. Per quanto rispettabile, la scelta di non vedere la salma può avere effetti negativi sull’elaborazione del lutto e suscitare spiacevoli rimorsi.
L’ultimo saluto è da sempre un importante momento per tutta la famiglia e la comunità. Indipendentemente dal credo religioso, è un modo per onorare la memoria di una persona cara, ricordare i momenti trascorsi insieme, affrontare la separazione con chi prova le stesse emozioni.
Anche se non esiste un modo gradevole per vivere un passaggio così delicato, la tanatoestetica, ovvero la cura dell’aspetto del defunto, permette di dare il giusto valore al momento del commiato, nel massimo rispetto della persona che ci ha lasciati e dei sentimenti di chi rimane. Cerchiamo di capire meglio di cosa stiamo parlando.
Cos’è la tanatoestetica
Il termine tanatoestetica (dal greco thanatos – morte) si riferisce a una serie di interventi igienici, conservativi, estetici e di ricostruzione rivolti alla salma per preservarla al meglio e in vista dell’ultimo incontro con familiari e amici.
La tanatoestetica è una branca della tanatoprassi, cioè quell’insieme di trattamenti effettuati sulle salme prima del funerale. In estrema sintesi, la tanatoprassi prevede un’iniezione nel sistema arterioso di una sostanza conservante oltre a specifiche cure estetiche che consentono di mantenere un’immagine decorosa del defunto per settimane. Questa procedura, ad oggi diffusa in diversi Paesi ma proibita in Italia, oltre a svolgere un ruolo sociale di rilievo, si rivela utile anche in ambiti diversi da quello funerario. Ad esempio, in medicina legale, la sospensione della decomposizione resa possibile dalla tanatoprassi, consente di eseguire indagini in modo più semplice e accurato. Ma adesso scendiamo nei dettagli del tema di oggi.
Grazie alla tanatoestetica, il corpo del defunto viene presentato pulito, ben vestito e ricomposto come se la persona stesse dormendo. Si tratta di un servizio sempre più richiesto per fornire il massimo supporto ai familiari che si trovano a gestire situazioni non sempre affrontabili senza l’aiuto di qualcuno.
Di cosa si occupa il tanatoestetista
La figura professionale che si occupa di questa attività si chiama tanatoestetista e tra le sue mansioni rientrano: la pulizia, la rasatura, il trucco e la vestizione della salma. Nel dettaglio, si tratta di un professionista tenuto a seguire un protocollo rigido per garantire il massimo rispetto del defunto e delle regole di igiene, riassumibile nei seguenti passaggi:
- preparazione del materiale;
- verifica dello stato della salma;
- disinfezione di cute e capelli, eventuale rasatura della barba o ricostruzione di parti del corpo sciupate da traumi, ferite o malattie;
- tamponatura degli orifizi;
- trucco correttivo di volto e mani per donare un effetto naturale (come specificheremo meglio nel paragrafo successivo);
- vestizione della salma.
L’intera procedura può essere effettuata all’obitorio, presso la casa mortuaria o il domicilio della persona scomparsa. L’importante è affidarsi a professinisti specializzati e formati per questo specifico servizio, capaci di operare con la massima attenzione ai dettagli, nel rispetto del defunto e delle esigenze dei suoi cari.
In cosa consiste il trucco correttivo
La cosmesi ricopre un ruolo molto importante nella tanatoestetica. Infatti, non solo consente di attenuare eventuali segni lasciati da traumi o ferite, ma anche di restituire un colorito roseo e far assumere al volto un’espressione serena. In questo modo parenti e amici possono vedere il proprio caro nei colori abituali e sentirsi rassicurati. Ma andiamo per gradi.
Per prima cosa viene individuata la tonalità giusta dell’incarnato. Dopodiché le parti del corpo che restano scoperte (il volto e le mani) vengono deterse e preparate per il trucco. Grazie a correttori specifici vengono nascoste contusioni o imperfezioni che non renderebbero riconoscibile a pieno il volto della persona, mentre eventuali ricostruzioni vengono effettuate con la cera di lattice. Infine, sul bordo delle palpebre viene applicato un sottile strato di gel per fare in modo che gli occhi restino chiusi.
L’importanza della tanatoestetica
Come possiamo percepire, la tanatoestetica è un servizio di grande valore. Infatti, vedere i nostri cari come quando erano in vita e pensarli come se stessero dormendo, non solo ci consente di affrontare con meno timori il momento della veglia, ma anche di rendere meno dolorosa la separazione. In altre parole, è un modo per prendersi cura del dolore causato dalla morte, renderlo più tangibile e accettabile.
Chi come noi offre questo servizio, cerca di immedesimarsi nella persona che non c’è più e in chi lo sta salutando per restituire dignità alla salma e aiutare chi resta a dare un significato alla morte. In particolare, ci piace pensare alla cura dell’aspetto del defunto come a un abbraccio materno, simile a quello della nascita.
Prima darvi appuntamento al prossimo articolo, vi ricordiamo che siamo sempre a disposizione per qualsiasi chiarimento sull’argomento.