Tutto quello che c’è da sapere
Con l’aumento delle cremazioni, sono cresciute anche le richieste per la dispersione delle ceneri: possiamo infatti scegliere per tempo se preferiamo che vengano conservate in un’urna, oppure sparse in un luogo preciso. Quali elementi dovremmo tenere in considerazione? Quali sono le opzioni disponibili e le regole da rispettare? Scopriamolo insieme!
PERCHÉ SPARGERE LE CENERI
Questa scelta, sia laica che religiosa, può essere dettata dal desiderio di rientrare a far parte dell’eterno ciclo della vita o di tornare ai luoghi del cuore in cui abbiamo trascorso momenti particolarmente significativi. In entrambi i casi, è una decisione da prendere con la giusta consapevolezza.
Dal punto di vista di chi resta, spargere le ceneri di un proprio caro può essere vissuto come gesto simbolico di lasciar andare o come occasione di rinascita attraverso la natura.
Se l’idea di non avere una lapide per mantenere vivo il ricordo vi fa titubare, potete lasciare disposizioni di piantare un albero commemorativo o installare una targhetta vicino a dove è avvenuta la dispersione delle ceneri. Così, quando parenti o amici torneranno sul posto per una breve meditazione o una passeggiata, avranno modo di percepire la vostra presenza attraverso la natura.
COME OTTENERE L’AUTORIZZAZIONE PER SPARGERE LE CENERI
Prima di decidere dove spargere le ceneri, è indispensabile lasciare un’esplicita manifestazione di volontà attraverso:
- testamento registrato dal notaio;
- testamento olografo ;
- dichiarazione resa davanti a un pubblico ufficiale;
- dichiarazione scritta affidata a un’associazione di cremazione;
Per procedere alla dispersione delle ceneri occorre presentare, contestualmente alla domanda di cremazione, una richiesta soggetta a imposta di bollo e ottenere la relativa autorizzazione da parte del Sindaco del Comune dove è avvenuto il decesso. Se le ceneri vengono sparse in un Comune diverso da quello del decesso, servirà il nullaosta di entrambi i Comuni.
Dato che le disposizioni possono variare da regione a regione, consigliamo appoggiarsi a un’impresa funebre di fiducia per evitare sgradevoli inconvenienti.
DOVE SPARGERE LE CENERI
NEI CIMITERI
I cimiteri con crematorio mettono a disposizione un cinerario comune (detto anche Giardino della memoria o Giardino del ricordo) interrato o sopra terra per la raccolta e la conservazione collettiva delle ceneri provenienti dalla cremazione delle salme, come previsto dall’articolo 80 comma 6 del D.P.R. 285/90.
Grazie a queste soluzioni, i cimiteri preservano la loro funzione di luoghi di memoria anche per chi sceglie la cremazione come forma di sepoltura.
Inoltre, alcuni di essi prevedono aree in cui vengono apposte delle targhe alla memoria in modo da lasciare la possibilità, a chi resta, di portare fiori e rendere omaggio alla memoria dei propri cari.
NELLA NATURA
Le ceneri possono essere disperse:
- in mare: a oltre mezzo miglio dalla costa e previa autorizzazione della capitaneria di porto;
- in montagna: a oltre duecento metri dai centri abitati;
- nei laghi: a oltre cento metri dalla riva;
- nei fiumi o altri corsi d’acqua: in assenza di natanti e manufatti;
- in aree naturali: a oltre duecento metri da aree residenziali o industriali e nel rispetto di eventuali vincoli naturalistici e paesaggistici.
In ogni caso, la legge impedisce di dar luogo ad attività o eventi connessi con fini di lucro.
IN AREE PRIVATE
Se vogliamo che le nostre ceneri vengano sparse su un’area privata dobbiamo ottenere il permesso del proprietario. La dispersione deve inoltre avvenire all’aperto e, come sopra, non può dar luogo ad attività con fini di lucro.
CHI PUÒ SPARGERE LE CENERI
Non ci sono particolari vincoli sulla scelta di chi possa spargere le nostre ceneri: possiamo affidare il compito al solito affidatario dell’urna (uno o più persone), a un’associazione a cui siamo iscritti o a chi manifesta questa volontà.
Se la persona prescelta risulta impossibilitata o in mancanza di un’indicazione precisa, potranno occuparsi della dispersione delle ceneri il coniuge, i figli, altri familiari aventi diritto, l’esecutore testamentario, il rappresentante legale dell’associazione di cremazione, oppure il personale autorizzato del Comune.
COSA NON È CONSENTITO FARE
Oltre a non poter spargere le ceneri in prossimità dei centri abitati e nei porti, è vietato disperderle in più luoghi, senza autorizzazione o in modalità diverse rispetto a quando indicato nelle volontà. Il mancato rispetto delle disposizioni comporta la reclusione da due mesi a un anno e una multa salata, come stabilito dall’articolo 2 della legge 30 marzo 2001, n. 130.
COSA POSSIAMO FARE PER VOI
Come impresa funebre siamo a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento e per guidarvi nel miglior modo possibile nel rispetto del vostro credo e delle vostre necessità. Contattateci per informazioni!